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Alla radice della tradizione

• POMARETTO

La montagna è verde, ricca di boschi e pinete, ideale per essere esplorata in ogni stagione.

Pomaretto, Lou Pomaré in occitano, è un piccolo borgo posto alla diramazione tra Val Germanasca e Val Chisone.

Nomi che richiamano le vicende dei popoli valdesi e franco-provenzali che trovarono asilo in queste contrade a due passi da Torino.

Questa media montagna – che sconta, turisticamente, la vicinanza di comprensori e vette di grande richiamo, dalla Valle d’Aosta alle celebri stazioni sciistiche piemontesi –, ha trovato un suo modo originale per interpretare la propria essenza, sviluppando alcune attrattive uniche: dalla panchina gigante, alla zipline nota come Volo del Dahu.

Se questo, assieme alla montagna fiorita, alla pesca sportiva e a una buona rete di impianti sportivi, attrae un'affezionata compagine di viaggiatori, vanno aggiunti alla contabilità generale gli estimatori dei vini di qualità che qui possono degustare il ramìe, un vino antico, poco diffuso per non dir raro.

Il vino ramìe è una piccolissima DOC prodotta nei soli comuni di Pomaretto e Perosa Argentina, con uve autoctone come avanà, avarengo e neretto. Le vigne punteggiano i terrazzamenti ricavati sui versanti dalla marcata pendenza, in appezzamenti difficili e minuscoli.

Il sole che cade su queste pendici però e generoso, caldo in estate e foriero di rapide e zuccherine maturazioni.

Il ramìe è d’un rosso acceso e richiama l’esplosione dei colori del foliage che arrugginisce i boschi, nel mese delle castagne e del novello.

È questo il segreto originale di una montagna aperta e accogliente, comoda e sostenibile.

 

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Redazione PiccolaGrandeItalia.TV
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